SETTIMANA DI LAVORO CORTISSIMA?

Dalla nostra clientela, composta prevalentemente da aziende, ci giungono sempre più spesso segnali di sofferenza nel settore della ricerca e selezione del personale. L’invecchiamento della popolazione, unito al calo demografico rappresentano sicuramente un problema che acuisce, peraltro, un generale atteggiamento dei giovani verso il mondo del lavoro.

Senza voler azzardare analisi sociologiche che non ci competono, riteniamo che le aziende debbano preoccuparsi in primo luogo di fidelizzare i lavoratori in forza.

Sono ben noti strumenti come il welfare aziendale oppure, dal punto di vista eminentemente giuridico e “difensivo” il patto di stabilità, ma nella nostra opinione è giunto il momento di studiare nuove strade che rispondono alle attuali esigenze che sono destinate ad acuirsi nei prossimi anni.

Un imprenditore prudente e che guarda al futuro, non può che prendere atto che il rapporto domanda-offerta è variato a favore di una offerta di lavoro sempre minore e che tale tendenza è destinata a consolidarsi nei prossimi tre-cinque anni.

Fra le strade nuove che cominciano ad essere esplorate anche in Italia c’è la riduzione dell’orario di lavoro a parità di retribuzione e cioè la settimana di lavoro di quattro giorni.

L’ipotesi a prima vista, suona irrealizzabile, se non addirittura scandalosa, ma vorremmo ricordare che la stessa reazione si ebbe quando si iniziò a parlare della settimana corta e cioè fino al venerdì.

Le esperienze, per ora prevalentemente in altri paesi, stanno dimostrando un’accoglienza molto favorevole da parte dei lavoratori, ma anche un incremento di tutti gli indicatori relativi alla produttività dell’azienda, per tacere della riduzione di alcuni indici relativi ai costi di produzione, a cominciare dai costi energetici.

In Italia bisogna fare i conti con una legislazione molto rigida, ma allo stesso tempo alcuni principi generali desumibili dal dettato costituzionale possono essere di grande aiuto per interpretare detta legislazione e rendere gli accordi aziendali da stipularsi, conformi alle norme.

Lo Studio intende tornare sull’argomento per quanto attiene agli aspetti giuridici della questione quanto prima.

Si resta a disposizione per ogni chiarimento che fosse necessario.

Cordiali saluti.

                        (Avv. Giampiero Pino)                      (Avv. Eleonora Lepri)

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